Magazzino: La movimentazione dei pacchi di grandi dimensioni

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La maggior parte di coloro che usufruiscono di servizi di spedizione o movimentazione di pacchi di grosse dimensioni non si sono probabilmente mai chiesti il modo con cui essa viene trasferita dal prelievo alla consegna. Il primo interesse è quello di eseguire ogni procedura di movimentazione preservando l’integrità del contenuto e dell’eventuale operatore che se ne occupa, seguendo le leggi sulla sicurezza in merito. Molto spesso si pensa che gli operatori sono soliti non essere molto delicati con i pacchi anche di grosse dimensioni ma questo spesso non è vero perchè nella maggior parte dei casi non vengono considerate dall’utente le difficoltà di trasporto e di deposito.

L’operazione di movimentazione può cominciare con la fase di ritiro da parte di un addetto o di un autista, che ha il compito di segnare l’avvenuto prelievo, rilasciando ricevuta ed eventualmente scannerizzando la bolla nella fase di carico sul proprio mezzo, considerando lo spazio disponibile ed i tempi di scarico; per ogni collo distinto viene ripetuta la medesima operazione.

La fase successiva è quella che prevede l’eventuale arrivo del carico nel centro di smistamento previsto; in questa fase avviene lo scarico in sede da parte degli autisti con la collaborazione degli addetti alla movimentazione. Il pacco, a seconda del sistema e delle tecnologie utilizzate nel centro, può essere posizionato per lo smistamento manuale oppure automatico attraverso una macchina smistatrice che si avvale di nastri trasportatori lungo i quali il pacco percorre un sistema di lettori e scanner che, facendo riferimento all’adesivo apposto sul pacco, ne rilevano le principali informazioni utili e la destinazione.

 

Movimentazione attraverso le pinze idrauliche

La movimentazione, in particolar modo quella di pacchi di grandi dimensioni e peso non sempre può avvenire in maniera manuale ovvero attraverso lo spostamento fisico da parte di uno o più addetti insieme. Per questo esistono dei macchinari speciali che provvedono in via del tutto automatizzata allo spostamento. Molto più spesso, per motivazioni logistiche e limiti dei macchinari le movimentazioni avvengono con metodi misti che richiedono l’intervento umano avvalendosi sempre di macchine capaci di consentire, se ben gestite ed impiegate, un risultato più efficiente e capacità di spostamento carichi elevati più precisi, comodi e soprattutto realizzabili.

Il decreto legislativo in materia di sicurezza 81/08 riguardo alla movimentazione manuale dei carichi offre delle indicazioni riguardo ai pesi limite che un singolo lavoratore può sollevare segnalando che superandoli si creano delle situazioni di rischio. Questi limiti sono di 30 kg per l’uomo adulto, 20 kg per donne ed adolescenti uomini e 15 kg per le adolescenti donne.

Tali indicazioni in materia di sicurezza sono state individuate e fissate per legge con lo scopo di preservare lo stato e le condizioni di salute del lavoratore che deve essere garantito e non deve andare incontro a problemi fisici relativi alle funzioni da svolgere, conservando la sua integrità in questo senso. Infatti una movimentazione scorretta o eccessiva può dar luogo a distorsioni, ernie, strappi muscolari, mal di schiena e altre lesioni a vario titolo che influiscono per lungo tempo sul fisico dell’operatore che trasporta i carichi.

Per evitare ciò ed agevolare il trasporto vengono spesso utilizzati degli strumenti ausiliari automatici e semi-automatici che devono rispondere ai requisiti previsti dalla Comunità Europea e devono essere impiegati da personale che ha ricevuto un’adeguata formazione per il loro utilizzo.
In base a ciò che bisogna spostare variano i mezzi da impiegare che possono andare dai semplici carrelli e transpallets ai più complessi ed ingombranti macchinari provvisti di pinze idrauliche speciali.

Le pinze idrauliche possono essere di diverse forme e dimensioni in base al compito per cui sono impiegate ed alle caratteristiche del carico da trasportare, in ogni caso sono formate solitamente da delle braccia meccaniche in grado di sostenere elevati carichi o elevati volumi o entrambi, a seconda delle situazioni.

Esse rappresentano la soluzione ideale non solo per il trasporto di merci troppo pesanti per essere trasportate manualmente dall’uomo ma anche per quelle di non elevato peso ma dall’elevato volume o caratteristiche tali da renderle poco maneggevoli e difficilmente impilabili dal corpo di una persona . L’intervento umano è comunque determinante anche in questo caso perché ad esso è affidata la guida ed il coordinamento di queste macchine e delle relative operazioni da svolgere.

Le pinze, in base al loro uso, possono essere fisse o mobili, girevoli con una portata che può andare dalle cinque alle venti tonnellate, dotate di staffe estraibili, girevoli o fisse e con una rotazione motorizzata a 360 gradi. La movimentazione avviene mediante i bracci della macchina di costituzione molto resistente grazie all’elettro-saldature.

I carichi devono essere posizionati in modo da evitare il rischio di ribaltamento, prestando la massima attenzione ad evitare urti, incidenti e manovre azzardate. Spesso per spostare attrezzature di elevata dimensione vengono adoperati dei rulli e tappeti scorrevoli; in base al carico ed i rischi a esso connessi si utilizzano altri mezzi che riducono i rischi come cingolato, pinze magnetiche, ventose, cinghie e bretelle.

Un ruolo fondamentale nella sicurezza dei lavoratori è rappresentato dall’abbigliamento anti-infortunistica e dai caschetti che proteggono gli operatori dai danni accidentali e da errori involontari propri o di terzi.

Per raggiungere la destinazione finale però il sistema studia il miglior percorso possibile in base all’efficienza, avvalendosi spesso di hub intermedi che si rivelano molto utili dal punto di vista logistico. Una volta stabilito il percorso, gli addetti procedono al carico sui camion individuati ed una volta terminate le operazioni di giornata (o dell’arco temporale previsto) l’autista parte per la destinazione prevista.

Le filiali per la movimentazione sono tutte molto simili tra loro e presentano solitamente i medesimi macchinari, specialmente se appartenenti alla stessa azienda. Quindi in quella di destinazione avrà luogo l’ultimo smistamento verso la micro-area e relativa città di destinazione, con suddivisione delle consegne con diversi mezzi che coprono diverse zone.

L’ultimo step è quello dell’effettiva consegna all’utente, che viene eseguita dagli autisti che provvedono in prima persona ad essa. In caso riescano a caricare il camion con più di un collo essi vengono posizionati in base all’ordine di scarico. In ogni fase l’oggetto della movimentazione subisce delle scannerizzazioni che tracciano il suo percorso in ogni tappa. Una volta terminata la fase di carico l’autista parte per il giro di consegne il cui ordine è stabilito da un ordine di priorità oppure semplicemente seguendo il percorso preferito e più comodo dall’autista stesso, anche in considerazione della fase di scarico e l’ordine pre-individuato; un altro parametro da seguire è quello di individuare il percorso in un’ottica di ottimizzazione dei tempi e delle distanze da percorrere.