La Triade di Samter, la malattia respiratoria esacerbata dall’aspirina (AERD)

La storia della medicina è un lungo percorso al quale tanti scienziati hanno contribuito con i propri studi e le proprie esperienze, dalle quali poi altri sono ripartiti per sviluppare ulteriori ricerche.
È il caso di dell’immunologo tedesco Max Samter, nato a Berlino nel 1908 e divenuto famoso per gli studi condotti sulla malattia respiratoria esacerbata dall’Aspirina (AERD), conosciuta come Triade di Samter.

Questa sindrome si caratterizza per la concomitanza di tre patologie: asma bronchiale, sinusite con polipi nasali e intolleranza all’acido acetil-salicilico (Aspirina) e agli altri farmaci FANS.

Ma prima di lui, nel 1922, Georges-Fernand Widal (https://it.wikipedia.org/wiki/Georges-Fernand_Widal) medico e batteriologo francese, aveva già individuato e descritto una relazione tra questi tre fattori.

AERD

L’AERD è una patologia cronica abbastanza rara, che solo un otorinolaringoiatra o uno pneumologo sono in grado di diagnosticare con certezza.

Per lo più, l’AERD si manifesta in pazienti adulti, che hanno alle spalle un vissuto fatto di sinusite, polipi nasali e asma, con una dipendenza dagli steroidi.

I sintomi della sindrome di Samter

I sintomi indotti dalla sindrome di Samter sono molti e possono variare da paziente a paziente.
In particolare, poco dopo l’assunzione di Aspirina o altri FANS, possono presentarsi: mal di testa, naso chiuso o che cola, starnuti, tosse, perdita dell’olfatto e del gusto, oppressione toracica e difficoltà nel respirare.

A volte, si verificano anche episodi di vomito, dolore addominale e comparsa di eruzioni cutanee.

Delle tre patologie che caratterizzano l’AERD, l’asma bronchiale è quella che mette più in pericolo i pazienti, se non viene trattata in maniera adeguata.

Per questo motivo, è importante che le persone affette dalla sindrome di Samter siano seguite da uno specialista, capace di affrontare la patologia in un’ottica complessiva, anche per non confondere un più banale mal di testa da stress con i sintomi indotti da questa patologia.

L’asma aspirinica: facciamo luce su questa malattia

Per certe persone, l’assunzione di acido acetil-salicilico, o altri farmaci cosiddetti FANS, farmaci antinfiammatori non cortisonici, può provocare una crisi respiratoria importante, anche se le dosi assunte sono molto ridotte.
Addirittura, può verificarsi uno shock così serio da includere la perdita dei sensi e l’arresto respiratorio.

Questa ipersensibilità all’Aspirina è piuttosto frequente nei soggetti che soffrono di asma.
L’asma aspirinica porta con sé uno stato persistente di infiammazione delle mucose del naso, a loro volta accompagnate dall’insorgere di polipi nasali.

A questo punto, abbiamo tutti gli elementi che caratterizzano la sindrome di Samter.

Acido acetil-salicilico è contenuto in diversi alimenti

Molti non sanno che l’acido acetil-salicilico è contenuto in diversi alimenti, pertanto, pur evitando l’assunzione di Aspirina o altri FANS, una persona può comunque entrare in contatto con questa sostanza attraverso il cibo.

In particolare, lo possiamo trovare nelle mandorle, nei pomodori, nei cetrioli, nelle mele, nell’uva, nelle prugne e nei prodotti in salamoia, tanto per citarne alcuni.

Inoltre, alcuni cibi e bevande contengono l’acido acetil-salicilico come additivo, ad esempio: insaccati, wurstel, gelati, gomme da masticare, vino, birra, aceto e succhi di frutta.

Trattandosi di elenchi molto lunghi, occorre valutare con uno specialista il rapporto rischi-benefici di una dieta priva degli alimenti che contengono acido acetil-salicilico, perché esiste il rischio oggettivo di un’alimentazione non equilibrata.

Che cosa sono i polipi nasali e come si curano?

Ora, cerchiamo di fare maggiore chiarezza su cosa sono i polipi nasali.
Si tratta di neoformazioni a livello della mucosa nasale, simili a delle vescicole, che contengono materiale infetto.

In questo video si comprende come i polipi nasali compaiono sulle mucose infiammate del naso e dei seni paranasali ma le ragioni della loro genesi non sono ancora del tutto chiare.

Senza dubbio, i pazienti che soffrono di allergie sono maggiormente predisposti a sviluppare questa patologia.
In ogni caso, sono in corso anche degli studi scientifici in merito ad una possibile relazione tra incidenza dei polipi nasali e fattori genetici.

Per approfondire meglio il tema possiamo consultare il sito del Dr. Alessandro Valieri, specialista otorinolaringoiatra che offre ai propri pazienti valide soluzioni per il trattamento dei polipi nasali.

Nonostante la forte incidenza di recidive, la poliposi nasale non può essere ignorata e trascurata; al contrario, per riuscire a mantenere una buona qualità della propria vita, occorre affrontare la malattia e curarne i sintomi.

Le terapie possono includere cortisone e antistaminici fino ad arrivare alla rimozione chirurgica dei polipi nasali o, in alternativa, al loro trattamento con il laser, meno invasivo ed estremamente efficace.

A prescindere dal tipo di terapia che si intraprende, ciò che importa è il risultato finale: ripristinare la piena funzionalità del naso.

Che cosa si intende con il termine eosinofilia?

A tutt’oggi, gli studi sull’AERD non si possono considerare conclusi ma le ricerche proseguono per individuare le cause di questa complessa patologia.

La Triade di Samter non è una malattia autoimmune ma prende comunque forma da un disordine cronico delle risposte immunitarie.

Nel sangue e nei polipi nasali delle persone affette da AERD, sono state individuate alte percentuali di eosinofili.
Gli eosinofili sono globuli bianchi che intervengono nel caso di infiammazioni, in quanto cellule del nostro sistema immunitario.

Pertanto, è necessario continuare a studiare la relazione tra gli alti livelli di eosinofili e la malattia respiratoria esacerbata dall’Aspirina, così da conoscere e approfondire ulteriori aspetti della Triade di Samter.