Lesione del corno posteriore del menisco mediale: cura

terapia per lesione del corno posteriore menisco

In cosa consiste la rottura o la lesione del corno posteriore del menisco mediale e come si può intervenire per una pronta guarigione?

La rottura del menisco è un infortunio del ginocchio piuttosto frequente che provoca dolore nell’articolazione. Il ginocchio è composto da due menischi posizionati tra il femore e la tibia. La loro forma semicircolare e la loro composizione (fibrocartilagine) permette loro di adattarsi alla superficie articolare della tibia.

Un menisco è nel lato esterno, mentre l’altro in quello interno. Quello che si rompe con più facilità è quello mediale perché, se il ginocchio si muove bruscamente il menisco interno potrebbe stirarsi e lesionarsi di conseguenza.

Il paziente che subisce una rottura del menisco presenta difficoltà nei movimenti, gonfiore e dolore che tende ad aumentare con il passare delle ore. Inoltre, in presenza di una dislocazione di una porzione del menisco che ostacola il movimento, può verificarsi il blocco dell’articolazione. In questo caso, se la situazione non migliora spontaneamente nel giro di alcune ore, è necessario sottoporre il paziente ad un’operazione chirurgica.

Per avere una risposta seria circa la cura per lesione del corno posteriore del menisco mediale è necessario rivolgersi ad un medico per un’attenta valutazione clinica ed un’eventuale artoscopia esplorativa. Nella peggiore delle ipotesi si vedrà necessario un intervento chirurgico di artoscopia con meniscectomia selettiva e shaving cartilagineo. In alternativa è possibile sopporsi ad un trattamento infiltrativo con gel piastrinico.

Nei casi meno gravi, un ottimo aiuto può essere dato da nutraceutici a base di acido ialuronico, polinucleotidi liberi e collagene. Ad esempio l’assunzione di CondoAlfa in bustine per 60 giorni, potrebbe essere una soluzione valida. Ovviamente sempre previo prescrizione da parte del medico curante.

Se la lesione non ha provocato un blocco meniscale, i sintomi si riducono nel giro di 2/3 settimane dall’incidente ma, tende a riacutizzarsi quando è sottoposta a sollecitazione.