Telegram è diventata una delle app di messaggistica più celebri al mondo grazie alla sua velocità. Molte funzioni sono uguali a quelle di WhatsApp, come ad esempio quella che consente di eliminare un contatto. Per scoprire cosa vede un contatto eliminato, leggere il relativo articolo su Informarea.
Per quanto riguarda la sicurezza, la piattaforma garantisce ai suoi utenti protezione totale. Ma siamo davvero sicuri di sapere esattamente quanto siano protetti i nostri messaggi su Telegram? Oppure c’è chi riesce a violare gli account degli utenti e leggere ciò che scrivono? In questo articolo daremo qualche consiglio su come migliorare la sicurezza dei messaggi nell’app.
Utilizzare le chat segrete
Se la parola “segreto” fa pensare a cose come agenti segreti o documenti chiusi in valigette inviolabili, su Telegram è più o meno la stessa cosa. Le chat segrete sull’app di messaggistica sono uno strumento necessario per chi vuole che i suoi messaggi restino confidenziali.
Le misure di sicurezza adottate dagli sviluppatori sono le seguenti:
- Crittografia end-to-end: vuol dire che soltanto il mittente e il destinatario possono leggere i messaggi. Neanche il team di assistenza con i suoi mezzi ultramoderni può farlo.
- Messaggi autodistruggenti: attivando questa funzione, tutti i messaggi si dissolveranno nell’etere dopo un tempo prestabilito, eliminando qualsiasi possibilità di recupero.
- Niente screenshot: l’applicativo non permette ai destinatari di fare lo screenshot nelle chat segrete, quindi gli utenti saranno sicuri che nessuno potrà archiviare sul proprio dispositivo la conversazione sotto forma di file d’immagine.
Insomma, se l’obiettivo è raggiungere un livello di privacy talmente elevato che nemmeno il più bravo tra gli hacker è in grado di violare, le chat segrete sono il modus operandi migliore.
Abilitare la verifica in due passaggi
Ci sono ancora troppi utenti che continuano a usare password fin troppo semplici. A dirlo è una recente indagine, la quale ha scoperto che la password più diffusa è ancora 123456. Ciò fa capire che il concetto di protezione dei dati personali sia entrato poco nella mente degli utenti. Per fortuna su Telegram è stata introdotta la verifica in due passaggi. Ecco come va attivata:
- andare nella scheda “Impostazioni”;
- selezionare “Privacy e Sicurezza”;
- attivare la “verifica in due passaggi” creando una password secondaria, possibilmente complessa, che bisogna assolutamente non dimenticare.
Utilizzando la verifica in due passaggi, anche se qualcuno dovesse scoprire la password principale, sarà come cercare di aprire la cassaforte senza conoscere il secondo codice segreto.
Gestire le impostazioni della privacy
Da dove iniziare per rendere i messaggi su Telegram a prova di spia? Ovviamente dalle impostazioni della privacy. Ecco alcune pratiche semplici ma molto potenti:
- Controllare chi può vedere il numero di telefono: Telegram permette agli utenti di scegliere chi può visualizzare il loro numero. Meglio, quindi, tenerlo sempre riservato, concedendo l’accesso soltanto a fidati amici e parenti, evitando così che il numero finisca in mani sbagliate.
- Disabilitare le notifiche di lettura: a meno che non se ne può fare a meno, il social mette a disposizione l’opzione per disabilitare le cosiddette “doppie spunte”. Così nessuno saprà se il messaggio è stato letto o meno.
- Impostare l’autenticazione a due fattori: sebbene possa sembrare complicato, l’autenticazione a due fattori è in realtà semplice e aggiunge un livello extra di sicurezza al proprio account. Così, anche se qualcuno tenta di entrare nell’account, non ci riuscirà mai.
Un ultimo consiglio: ricorda di esaminare periodicamente le impostazioni. La tecnologia evolve e così anche i rischi, quindi fare in modo che l’applicazione riceva gli ultimi aggiornamenti di sistema è fondamentale.
Sfruttare i blocchi delle app
Ormai passiamo tanto di quel tempo online con il nostro smartphone dallo schermo grande o piccolo che ci dimentichiamo spesso di quanto siamo esposti ai pericoli della rete. La stessa cosa accade quando lo lasciamo acceso e connesso mentre dormiamo? I famosi “complottisti” sono convinti che siamo spiati costantemente, soprattutto quando usiamo app di messaggistica e social media.
Il pericolo, però, è anche offline. Se lasciamo la chat aperta e ci dedichiamo momentaneamente ad altro, qualcuno potrebbe curiosare.
Come evitarlo? Utilizzando il blocco delle app. Questa funzione permette di proteggere i tuoi dati e i tuoi messaggi con un ulteriore livello di sicurezza. Ecco come:
- Impostare un PIN o una password: facile da attivare, difficile da superare. Così gli amici e i parenti più curiosi dovranno provarci due volte prima di riuscire a leggere i messaggi.
- Utilizzare il riconoscimento biometrico: che sia il dito o il viso a fare da chiave di volta per Telegram non ha importanza, perché il livello di protezione sale alle stelle.
Sfruttare i blocchi delle app equivale a mettere un giubbotto antiproiettile ai dati personali. Non soltanto tiene alla larga chi non dovrebbe ficcare il naso negli affari altrui, ma rende l’esperienza d’uso piacevolmente sicura. Chiudiamo con una nota simpatica: l’unica cosa più sicura di un messaggio su Telegram con app bloccata è un messaggio che non è mai stato inviato.