Come contestare una multa

Come contestare una multa

Può capitare di ricevere una multa ingiusta, per un’infrazione che non si ha commesso, oppure notificata fuori dai termini. Le multe sono le sanzioni amministrative che vengono comminate in conseguenza ad una violazione del Codice della Strada, e possono risultare economicamente molto pesanti. In alcuni casi però il cittadino, quando ritiene di aver ricevuto una multa ingiusta, può presentare un ricorso.

Sapere come contestare una multa è di fondamentale importanza per non farsi trovare impreparati quando si devono fare valere i propri diritti.

La possibilità di contestare una multa sussiste in una variegata serie di casi, innanzitutto quando vi sia un vizio di forma, o la consegna di un doppio verbale che si riferisce ad una stessa identica violazione del Codice; oppure, se il verbale viene notificato dopo 90 giorni (da calcolare dalla data dell’infrazione) o 150 giorni (se si risiede all’estero).

Si può fare ricorso avverso la multa anche quando il verbale non sia completo in ogni sua parte, sia illeggibile, redatto da un agente incompetente; quando l’autovelox, se si tratta di violazione di limite di velocità, non era segnalato o quando l’apparecchio che ha rilevato l’infrazione non era omologato; è possibile fare ricorso se il verbale viene notificato a pagamento già avvenuto, se la multa viene redatta dagli ausiliari del traffico ma riguarda casi diversi da quelli della sosta o fermata del mezzo; se viene effettuata la notifica al vecchio proprietario dell’auto, quando egli ha già effettuato il passaggio di proprietà del veicolo. In quest’ultimo caso è necessario sapere che si può fare istanza di annullamento della multa direttamente all’ente che l’ha emanata.
Per sapere se una multa sia legittima o meno è bene controllare che il verbale sia completo, contenente tutte le indicazioni che sono previste dalla legge.

La multa può essere contestata entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica della multa presso il Prefetto, gratuitamente, inviando lettera in carta semplice con raccomandata con ricevuta di ritorno al Prefetto o al comando di polizia municipale. Indica data e numero del verbale, ogni indicazione utile, copia del verbale e materiale necessario alla decisione. Entro 120 giorni il
Prefetto può accogliere o rigettare le ragioni. Se il Prefetto non risponde entro i termini, la richiesta si intende accolta.

La multa però può essere contestata anche preso il Giudice di Pace, entro 30 giorni dalla contestazione o dall’avvenuta notifica.

Per sanzioni sotto i 1.100 euro bisogna pagare 43 euro e presentare domanda alla cancelleria del giudice di Pace assieme a copia originale del ricorso, quattro fotocopie, fotocopia di documenti da sottoporre al giudice, copia del documento d’identità e ricevuta del pagamento del contributo unificato dell’imposta di bollo.

Il giudice di Pace una volta presa visione della causa potrà rigettare il ricorso, convalidare le sanzioni, annullare la multa (in parte o del tutto) e anche sanzionare il ricorrente in caso ritenga il ricorso pretestuoso. Di fronte al giudice di pace l’avvocato non serve: se il giudice rigetta il ricorso e si decidere di rivolgersi al tribunale l’assistenza legale è invece obbligatoria.