Errori nella realizzazione dei siti web aziendali, ecc come evitarli 

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Costruire un sito web aziendale richiede un certo sforzo e non è per nulla un’operazione banale, come spesso si pensa. Il sito web aziendale, alla fine, è una vera cartina da visita per un’azienda, ed è uno strumento di presentazione al cliente. Di conseguenza non è possibile predisporlo male oppure predisporlo in maniera da non permettere a chi lo visita di capire che cosa ci sia presentato.

La realizzazione del sito web aziendale quindi richiede qualche accortezza e soprattutto bisogna evitare di commettere alcuni errori che risultano abbastanza banali e che possono compromettere in maniera pesante il risultato comunicativo.

Ma quali sono questi errori?

Lo abbiamo chiesto a Marco Sarracino, responsabile di gutflg.com, sito dell’omonima azienda che si occupa della realizzazione siti web con sede a Piacenza, che ci ha spiegato quali sono gli sbagli più comuni che si realizzano nella costruzione di un sito web aziendale.

Vediamo quindi quali sono secondo Marco gli errori più comuni e come evitarli.

Errori del sito web aziendale: quali sono?

  1. L’Above-the-fold è sbagliato. Con questo termine si indica la schermata che si visualizza quando si apre un sito. Ogni visitatore la vede e di conseguenza si tratta di una pagina che ha un’importanza fondamentale nel trattenere o meno la controparte sulla pagina. Insomma, in quei pochi secondi in cui il visitatore vede questa parte del sito web aziendale decide se vale la pena restare sul sito o no. Ovviamente se questa zona viene studiata al meglio c’è la possibilità di catturare l’attenzione del visitatore e bisogna tenerne conto nella creazione del sito web aziendale.
  2. L’usabilità del sito è pessima. Purtroppo ancora oggi c’è chi si affida a servizi low cost per la costruzione dei siti web aziendali con la conseguenza che l’usabilità è talmente pessima da scoraggiare l’utilizzatore (e da non fargli propendere per il riutilizzo). Ad esempio un sito estremamente lento e con una mappa molto confusionaria (non si trovano listini, cataloghi, contatti), con testi lunghissimi o al contrario di qualche rigo, con una scrittura sbagliata o poco empatica sono assai poco attraenti. Il sito deve essere bello e funzionale, e se bisogna proprio scegliere fra le due soluzioni, meglio più funzionale che bello. Il cliente deve potersi muovere a suo agio nel sito senza spazientirsi oppure ne risentirà anche la possibilità che diventi effettivamente un cliente. Anche un sito molto lento e che non risponde con rapidità ha una probabilità di subire tassi di abbandono enormi.
  3. Linguaggio eccessivamente tecnico. Certo, questa valutazione dipende anche dal prodotto o servizio. Ci sono servizi che richiedono un linguaggio abbastanza tecnico e formale, ma in linea di massima è bene cercare di mantenere un tono caldo ed empatico con chi sta visitando in quel momento il sito aziendale ed un tono distaccato non lo consente. Attenzione anche a possibili refusi ed errori grammaticali che spesso vengono immediatamente notati dal visitatore del sito.
  4. L’autoreferenzialità, che si verifica nel momento in cui anziché descrivere oggettivamente un prodotto ci si vanta in maniera stucchevole. A proposito: cercate di dare spazio alle recensioni online, sono utili per tutti i visitatori.
  5. Tenere a portata di mano le informazioni utili. O più semplicemente: rendere il sito ben navigabile, semplice e comodo. Rendere il sito ben navigabile e mantenere a portata di mano le informazioni utili permette al visitatore di non dover affrontare delle fatiche enormi per cercare di capire come contattarvi, ad esempio, come telefonarvi o dove vi trovate o quali sono i servizi principali. Le informazioni di contatto vanno sempre tenute ben in vista e devono essere facili da reperire.