Perché abbiamo il singhiozzo?

singhiozzo

Spesso siamo alle prese con un insopportabile singhiozzo che, a fatica, riusciamo a far cessare, dopo averle provate tutte. Per buona parte delle volte, riusciamo nell’impresa bevendo qualche sorso d’acqua, magari tappandoci il naso. Ma vi siete chiesti mai perché abbiamo il singhiozzo? In questo articolo cercheremo di rispondere in modo esauriente a questa domanda, mentre per altre curiosità vi rimandiamo al sito interrogati.it.

Cosa provoca il singhiozzo

Il singhiozzo viene provocato dalla contrazione del diaframma che si ripete in modo continuato nel tempo. Vi ricordiamo che il diaframma è un muscolo che divide il torace dall’addome. Il ruolo del diaframma, ai fini della respirazione, è di fondamentale importanza per il nostro organismo.
La sua forma ci ricorda tanto una cupola: quando il diaframma si contrae, la cavità del nostro torace tende ad espandersi creando un incremento di pressione che risulta fondamentale per lo svolgimento di una serie di funzioni da parte del nostro organismo. Il singhiozzo, utilizzando il gergo medico, viene anche chiamato flutter diaframmatico sincrono.
A provocare il rumore tipico del singhiozzo è proprio la contrazione del diaframma che determina anche una chiusura delle nostre corde vocali. Il singhiozzo è un disturbo che si può manifestare casualmente e saltuariamente e dopo qualche minuto va via. Ma in alcuni casi può essere anche un campanello d’allarme, specie se diventa cronico. In quest’ultimo caso è molto probabile che sia sintomo di altre malattie e per questo motivo bisogna subito andare dal medico per sottoporsi a tutti gli accertamenti del caso.
Di solito il medico, nell’ipotesi di singhiozzo continuo, molto fastidioso e che può provocare un imbarazzo sociale a chi ne è affetto, può indagare sulle sue cause prescrivendo degli esami di laboratorio, come gli esami del sangue, la radiografia, la risonanza magnetica o la gastroscopia. Quasi sempre il singhiozzo scompare senza alcuna terapia farmacologica.
Ma nel caso in cui tale disturbo fosse causato da un altro problema, allora è molto probabile che il medico prescriverà una cura a base di farmaci, che di solito rappresenta una delle prime strade che viene percorsa in questi casi. A volte i farmaci vengono prescritti dopo aver concluso l’iter diagnostico.

In che modo possiamo far passare il singhiozzo

Uno dei rimedi naturali, che storicamente viene usato per far cessare il singhiozzo. è l’apnea. Si tratta di un espediente che addirittura affonda le sue radici nell’antica Grecia. Tutto quello che bisogna fare è trattenere il respiro per una ventina di secondi almeno e, per di più delle volte, si riesce a risolvere il problema. Così facendo il diaframma tende a rilassarsi e, durante questo momento, si consiglia di sorseggiare un po’ d’acqua in modo lento o, in alternativa, potreste usarla per fare dei gargarismi.
Ma ovviamente questo non è l’unico rimedio fai da te al quale potete ricorrere. Se dopo aver sorseggiato dell’acqua ghiacciata o aver trattenuto il respiro, il singhiozzo persiste magari potreste provare a mordere un limone o mangiare del pane secco.
In alternativa, potreste mangiare un cucchiaino di zucchero, gustare dell’aceto in piccole quantità o addirittura respirare in un sacchetto di carta appoggiandolo alla bocca, ovviamente senza infilarci la testa al suo interno. C’è chi addirittura riesce a far passare il singhiozzo facendosi spaventare o appoggiandosi in avanti per comprimere il petto.