I globuli bianchi: cosa sono, a cosa servono e quali le possibili anomalie

Globuli bianchi

I globuli bianchi, altrimenti detti leucociti (leukòs cytos, cellula bianca), sono delle cellule presenti nel sangue. La loro funzione principale è quella di preservare l’integrità dell’organismo mediante la messa in atto di meccanismi di difesa contro microrganismi patogeni, come virus, batteri, parassiti e miceti oppure come corpi estranei di altri tipo. I globuli bianchi sono quindi il braccio esecutivo del sistema immunitario. Quando ci sono i globuli bianchi alti oppure bassi il soggetto può quindi manifestare un problema a livello immunitario.

Le dimensioni dei leucociti sono maggiori rispetto a quelle dei globuli rossi, ma il numero è decisamente minore: per ogni millilitro cubo vi sono circa 5 miliardi di globuli rossi e 7mila globuli bianchi. Anche se di fatto queste cellule circolano nel sangue, le loro attività più importanti si giocano a livello tissutale. L’attraversamento delle pareti avviene con movimenti ameboidi, passando attraverso gli spazi interstiziali con un processo chiamato diapedesi.

Categorie e tipi di globuli bianchi

I leucociti possono essere di cinque tipologie, ognuna presente nel sangue in differente percentuale:

  • linfociti
  • monociti
  • neutrofiti
  • eosinofili
  • basofili

In realtà esiste una sesta tipologia che non si trova nel sangue, ma che è presente in altri vari tessuti con altri nomi, in base alla funzione. I globuli bianchi che circolano nel sangue possono altresì essere distinti in categorie in base alle caratteristiche funzionali e alla loro morfologia:

  • Fagociti (che comprendono neutrofili, monociti, macrofagi): con lo scopo di inglobare e digerire molecole riconosciute come estranee dal sistema immunitario;
  • Granulociti (comprendenti basofili, eosinofili, neutrofili): che contengono granuli di citoplasma;
  • Immunociti (linfociti di tipo T e B): i responsabili delle risposte immunitarie contro antigeni esogeni;
  • Cellule citotossiche (che comprendono linfociti T ed eosinofili): che rilasciano sostanze tossiche per le cellule che attaccano;
  • Cellule APC con antigene: che comprendono linfociti, macrofagi, monociti e cellule dendritiche).

Esami del sangue

La conta dei globuli bianchi avviene con l’esame emocromocitometrico. I valori dei globuli bianchi nel sangue sono importanti per definire la presenza di problemi e malattie. In un adulto il valore corretto è compreso tra 4mila e 10mila mmcubi, in un neonato si dovrebbe invece essere fra i 10mila ed i 25mila mmcubi. Da come si evince, il numero va diminuendo gradualmente con il passare del tempo.

Un valore scorretto può determinare l’insorgenza di problemi.

  • Globuli bianchi alti: sopra ai 10mila per microlitro si parla di leucocitosi. I globuli bianchi alti possono quindi significare che c’è in corso nel corpo un’infezione acuta o una malattia. L’aumento di una particolare tipologia di globuli bianchi, può anche indicare quale tipo di patologia. Se il valore è troppo alto, si potrebbe essere in presenza di leucemia.
  • Globuli bianchi bassi: sotto ai 4mila per microlitro si parla di leucopenia. Anche in questo caso, se l’abbassamento è generalizzato o in una particolare tipologia linfocitaria, è possibile individuare una causa patologica precisa. La leucopenia può indicare la presenza di infezioni virali, di malattie del sangue o l’assunzione di alcuni farmaci.