L’elettrostimolatore consiste in un apparecchio dotato di elettrodi e di fasce che vanno applicati sul corpo per produrre piccole scariche di elettricità a bassa tensione e stimolare così la contrazione dei muscoli. L’elettrostimolatore viene usato nell’ambito della elettrostimolazione, una pratica fisioterapica che serve per scopo riabilitativo (ad esempio per stimolare un muscolo rimasto atrofico per troppo tempo) o anche per scopo di bellezza e di benessere (ad esempio, per dimagrire la zona dell’addome, per combattere la cellulite, tonificare i muscoli).
L’elettrostimolatore funziona in questo modo: si applicano nella maniera corretta sul corpo gli elettrodi che sono collegati all’apparecchio principale, si regola la frequenza, la intensità e la durata dell’impulso elettrico e quindi si attiva. Ovviamente è sempre necessario scegliere un prodotto di ottima qualità per garantirsi un eccellente risultato, e la procedura deve essere effettuata da una persona esperta e seguendo i criteri che sono descritti.
Ma come si sceglie l’elettrostimolatore adatto per le proprie esigenze? La maggior parte delle persone, volendo andare sul sicuro, sceglie i modelli di punta
come ad esempio il noto xPower o altri elettrostimolatori analoghi (segui il link e scopri xPower sul Sito Ufficiale).
La scelta non è difficile se si segue qualche indicazione di massima che può aiutare ad orientarsi nella scelta del modello che meglio risponde rispetto alle proprie esigenze.
Come scegliere l’elettrostimolatore
La scelta del giusto elettrostimolatore in genere si basa sul tipo di programmi che esso propone. In genere ogni elettrostimolatore di media-alta qualità propone tre grandi programmi: estetica, infortunio e sportiva.
In genere la categoria sportiva è quella più presente, ma ci sono anche elettrostimolatori che sono particolarmente specializzati nel campo benessere e bellezza.
Ogni tipo di programma in genere dura dai 20 ai 45 minuti, e deve avere le pause personalizzate fra contrazione ed impulso. Un buon elettrostimolatore è anche dotato di un display, possibilmente retroilluminato, che permette di tenere sotto controllo l’andamento del programma.
Bisogna anche effettuare una differenziazione fra gli elettrostimolatori a corrente EMS, che sono quelli che inducono la contrazione dei muscoli simile a quella che produce naturalmente il corpo e che in genere sono ideali per la riabilitazione dopo un infortunio o un lungo periodo di immobilità, e gli elettrostimolatori a corrente TENS o Transcutaneous Eletrical Nerve Stimulation, che consiste in una terapia pensata soprattutto per contrastare le condizioni dolorose ed è a bassa frequenza. Infine ci sono anche elettrostimolatori combinati che coniugano tutte e due le tipologie di trattamento.
Alcuni tipi di apparecchi sono anche dotati di una cintura training addominale pensata per dimagrire l’addome e per combattere la cellulite, quindi a preciso scopo estetico.
Bisogna fare attenzione, nella scelta, ai canali di uscita: sono canali (in genere 4) che differenziano le uscite degli impulsi elettrici. Un elettrostimolatore dotato di quattro canali può agire su due gruppi muscolari per volta e di conseguenza è certamente più potente.
I classici elettrostimolatori sono dotati di elettrodi che sono collegati con i fili al corpo, ma i modelli più moderni funzionano wireless.