Safari in Tanzania: un’esperienza indimenticabile

Siete amanti dell’avventura, dei panorami esotici, degli animali selvaggi? La vacanza che fa per voi, allora, è un safari in Tanzania.

Ovviamente, per un viaggio di questo tipo è fondamentale organizzarsi al meglio e delineare l’itinerario con la massima attenzione, per non trascurare nessun luogo degno di nota. Inoltre è opportuno mettere in valigia tutto il necessario per un’escursione confortevole, avere a disposizione i documenti essenziali per varcare i confini del paese e sottoscrivere un’assicurazione sanitaria ad hoc.

Ringraziamo, a tal proposito, il team di Primaland Safaris che ci ha fornito una serie di dati interessanti sui safari in Tanzania. Quali sono i parchi migliori? Quali gli accorgimenti più utili per la preparazione del bagaglio? Continuate a leggere per conoscere queste e altre informazioni!

I parchi del nord

Il percorso alla scoperta dei parchi del nord è uno dei più apprezzati da coloro che intraprendono un safari in Tanzania.

Questa zona, infatti, è un vero e proprio trionfo di colori brillanti e meraviglie naturali, e include aree magnifiche come:

  • il Serengeti;
  • il Tarangire;
  • l’Arusha National Park;
  • il Lake Manyara.

Il Parco Nazionale del Serengeti si estende per ben 14.763 kmq, e rappresenta il punto di inizio di uno spettacolo mozzafiato: la Grande Migrazione, lo spostamento di massa di milioni di ungulati che cercano cibo e acqua e vengono a contatto con i temili predatori locali. Il Tarangire, invece, è molto più tranquillo, patria di maestosi mammiferi come gli elefanti.

Il Parco di Arusha è uno dei più facili da raggiungere, perché si sviluppa a 40 km dalla città omonima, ed è uno splendido susseguirsi di monti, laghi, radure. Il Lake Manyara è stupendo per la vegetazione eterogenea, e accoglie sulle sue sponde centinaia di fenicotteri rosa.

I parchi del sud

Tra i più importanti parchi del sud della Tanzania ricordiamo il Ruaha National Park e la Selous Game Reserve.

Il primo è brullo, incontaminato, un’oasi di pace che ospita tantissimi animali come i ghepardi, gli struzzi, le antilopi, i rinoceronti ecc. Gli scenari si dividono tra aspre montagne, pareti rocciose, la sconfinata savana e le foreste-miombo.

E per quanto riguarda la Selous Game Reserve? Stiamo parlando della più ampia riserva faunistica del continente, attraverso la quale potete muovervi a piedi, in jeep o in barca. Qui, però, nelle fasi troppo piovose alcuni lodges vengono chiusi e riaperti a giugno.

Il Kilimangiaro National Park

Un discorso a parte merita il Parco Nazionale del Kilimangiaro: il vulcano più alto di tutta l’Africa, con i suoi 6.000 m circa.

Questa zona comprende numerosi habitat, dalla foresta pluviale alla brughiera, dall’ambiente alpino a quello delle nevi perenni. I sentieri sono ideali per gli appassionati di trekking; lungo la strada troverete dei rifugi, per ritemprare le forze prima di proseguire verso la cima.

Cosa portare in valigia per un safari?

Il vostro bagaglio per la Tanzania non può non contenere oggetti come la macchina fotografica, con batterie di ricambio, e un cappellino per proteggere la testa dal sole. Altrettanto indispensabili sono gli occhiali scuri, una buona crema solare e una giacca a vento per le escursioni termiche che si verificano tra il giorno e la notte.

In generale, è necessario che i vestiti siano di tonalità neutre e che le scarpe siano comode e adatte alle lunghe camminate. Sono molto utili i fazzoletti imbevuti, specialmente nei periodi più afosi, un repellente per insetti e un piccolo kit con tutti i medicinali che vi servono.

Tanzania e documenti

Quali sono i documenti richiesti per un viaggio in Tanzania?

Sicuramente la carta di identità e il passaporto, insieme al visto di ingresso. Quest’ultimo può essere acquistato prima del volo oppure dopo, presso uno dei tre aeroporti del paese (Kilimangiaro, Dar es Salaam e Zanzibar).

Il clima della Tanzania

Anche in Tanzania, così come in Italia, si succedono quattro stagioni. Tuttavia queste non sono la primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno, bensì:

  • quella lunga delle piogge (marzo-maggio);
  • quella lunga secca (giugno-ottobre);
  • quella breve delle piogge (novembre-dicembre);
  • quella breve secca (gennaio-febbraio).

Nel complesso, non fa mai davvero freddo e non di rado si sceglie di trascorrere in Tanzania le ferie natalizie. Optate per le fasi piovose se volete ammirare una natura più rigogliosa, per quelle aride se desiderate avere accesso a tutti gli itinerari e fare trekking con minore fatica!