La devitalizzazione del dente

La-devitalizzazione-del-dente

Quando si parla di devitalizzazione del dente si fa riferimento ad una procedura odontotecnica che asporta la polpa interna del dente.

Come ci spiega il dott. Fabrizio Volpe di studiopelattivolpe.it, dentista Prato, la devitalizzazione è una normalissima pratica di routine per i dentisti, e la si utilizza per curare alcune patologie dentali (come le carie). Come abbiamo già anticipato, quindi, quando si ricorre alla devitalizzazione il dentista lavora sul canale interno del dente, privandolo delle terminazioni nervose, ne svuota la polpa interna, e infine incapsula il dente (cioè lo riveste di ceramica) per proteggerlo dai batteri.
Ma quando si ricorre alla devitalizzazione di un dente? In linea di massima si tratta di un intervento al quale si fa ricorso quando il dente è malato e non ci sono delle chance di poterlo salvare. Il caso più tipico è quello di un dente completamente cariato.

Quando ci si trova di fronte ad una carie avanzata, la devitalizzazione è spesso l’unica soluzione perché è l’unico modo per salvare gli altri denti dall’infezione. Tramite questo intervento il dente viene privato della polpa e dei nervi, quindi sarà del tutto insensibile.

Tuttavia la devitalizzazione viene utilizzata anche in ipotesi diverse dalle carie, come per un trauma o una lesione, o se si presenta un’infezione alla radice del dente (granuloma), o ancora se la carie è profonda ed ha quindi colpito la polpa. In quest’ultimo caso, per evitare che l’infezione si diffonda ed il dente vada in necrosi, il dentista agisce di conseguenza.
In generale si ricorre dal dentista per una carie, i cui sintomi sono il dolore intenso e ben localizzato, sensibilità estrema a caldo e freddo, presenza di macchie nere sul dente o scolorimento dentale e gonfiore.

Ma come si procede ad una devitalizzazione? Questo è un intervento di endodonzia, vale a dire che si agisce sulla parte interna dei denti. Prima di procedere spesso viene fatta l’anestesia (infatti la maggior parte dei pazienti ha il terrore di percepire dolore nel corso dell’intervento) ma in realtà nella maggior parte dei casi i pazienti non sentono nulla.
Il dentista procede alla devitalizzazione svuotando i canali interni del dente, allargandoli e quindi disinfettandoli con estrema cura. Quindi i denti vanno sigillati con degli appositi materiali biocompatibili o con dei cementi ad hoc. La procedura in questione è indispensabile dopo la devitalizzazione e serve ad evitare che dei batteri o dello sporco facciano il loro ingresso nella cavità dentale.

Successivamente alla devitalizzazione, in genere il dentista sconsiglia di mangiare cibi duri per qualche ora dopo l’intervento, e consiglia di non usare la zona dove si trova il dente in questione per masticare. Sarebbe meglio inoltre mangiare cibi liquidi o morbidi ed evitare bevande e cibi molto freddi o molto caldi.
Quanto costa eseguire una devitalizzazione? Ovviamente i prezzi possono variare anche notevolmente da un dentista ad un altro, comunque in linea di massima il costo medio dell’intervento di devitalizzazione di un dente oscilla fra i cento ed i cinquecento euro.