Gli errori di web marketing più diffusi 

Il web marketing è un insieme di tecniche che servono per pubblicizzare e far conoscere un certo prodotto. Porle in essere nella giusta direzione è fondamentale per poter ottenere dei risultati concreti e soprattutto davvero in linea con le proprie aspettative ed i piani.

Nel web marketing, ovviamente, possono esserci degli errori come capita anche in tantissime altre discipline. Sbagliare, insomma, è possibile, tuttavia ci sono degli errori che sarebbe meglio evitare, se non altro perché possono davvero lasciare un impatto negativo sulla nostra attività. Grazie agli errori degli altri è possibile imparare e di conseguenza anche evitare di sbagliare a nostra volta, ma quali sono gli errori di web marketing più diffusi in assoluto? Quali sono gli sbagli che sarebbe meglio cercare di evitare per perseguire una strategia di web marketing valevole e che conduca dritti al nostro obiettivo?

Ne abbiamo parlato con Matteo Magaldi esperto di web marketing a Bologna presso Web Creattivo, che ci ha spiegato quali sono i casi di errori di web marketing più comuni e diffusi in assoluto, e soprattutto come è possibile evitarli.

I più diffusi errori di web marketing

  1. Non avere i giusti obbiettivi. Quanto è importante, quando si fa web marketing, avere degli obbiettivi che siano effettivamente giusti e coerenti? Fondamentale, potremmo dire. Ogni strategia di marketing deve sempre avere ben fisso di fronte a sè un obbiettivo da raggiungere, che è fondamentale per andare nella giusta direzione. Cosa si vuole ottenere? Che tipo di target si vuole coinvolgere?
  2. Usare le scorciatoie. Ci abbiamo pensato tutti, chi più chi meno, anche i big del web prima o poi hanno pensato almeno una volta ad usare una scorciatoia per poter raggiungere prima i loro obbiettivi. Ad esempio, tecniche di black hat seo per cercare di posizionarsi meglio sul motore di ricerca, l’uso non corretto e non etico dei bot su Instagram, e tutte quelle tecniche che magari non sono propriamente illegali per i motori di ricerca, ma sono quanto meno molto borderline. Non vi serviranno per raggiungere gli obbiettivi che volete raggiungere, e non vi saranno utili per riuscire a conquistare il vostro target. Inoltre giocare sempre sulla linea sottile fra etico e non etico potrebbe persino farvi penalizzare (anche molto pesantemente) dai motori di ricerca o dai social. Per un errore di web marketing del genere si può pagare in modo caro, cercate di evitare.
  3. Presuppore quali sono i bisogni dei clienti. Ci sarà un motivo se esistono degli strumenti come Google Analytics, o come Google Trend o Google Keyword che vi consentono di identificare quali sono le tendenze ed i comportamenti dei clienti all’interno di un certo contesto. Questo significa che tirare ad indovinare quali siano i comportamenti della vostra clientela potrebbe davvero essere deleterio e tante volte del tutto inutile. Volete andare sul sicuro? Chiedete direttamente alla clientela, che ama sentirsi interpellare sulla sua opinione. Usate sondaggi, interviste, analisi di comportamenti per cercare di capire quale sia il loro trend e quali siano i loro bisogni. Questo è fondamentale nel web marketing, non date per scontato di aver capito sempre i bisogni della clientela, continuate a scavare e a cercare.
  4. Creare contenuti web di scarsa qualità. Oppure troppo corti. Oppure corti, e anche di scarsa qualità. La SEO ha a che vedere con il web marketing, che ci piaccia o no. Se volete posizionarvi su Google vi conviene cominciare a scrivere dei contenuti che siano non solo originali, ma anche sufficientemente esplicativi, vale a dire di almeno 1500 parole, 2mila se volete andare sul sicuro. Ancora troppi webmaster si ostinano a pubblicare contenuti eccessivamente corti, che non hanno valore dal punto di vista SEO o che comunque sono ripetitivi, scarsamente originali e non dotati di valore aggiunto per l’utente. Sono da evitare.